CERTE BUGIE HANNO LE GAMBE CORTE

Alcuni chiarimenti diretti allo Scultore Lughese Andrea Fontana riguardo il Presepio nelle grotte della Zolfatara

Di Davide Santandrea


In un suo articolo lo scultore lughese Andrea Fontana si arroga il diritto di raccontare la storia del presepio della Zolfatara inventando fatti mai accaduti:

https://www.andrea-fontana.it/opere/presepio-poliscenico-meccanico-e-1--mostra-di-presepi.html

In questo articolo vi troviamo scritto: (testuali parole)

"Il 28 Settembre 1986, durante il 17° Convegno Nazionale Amici del Presepio a Faenza, lo scultore Gaetano Dal Monte presenta Andrea Fontana a don Libero Gardelli, parroco di Predappio Alta, che gli aveva detto di essere interessato a trovare qualcuno disposto ad allestire un bel Presepio nella loro Zolfatara. Gli spiega inoltre che il giorno prima erano andati a Predappio Alta a vedere la Zolfatara il noto presepista francescano padre Giovanni Lambertini insieme ad Angelo Stefanucci di Roma, presidente dell'Associazione Italiana Amici del Presepio, il quale aveva dichiarato che in quell'ambiente disagiato e molto umido non si sarebbe mai potuta allestire nessuna Mostra di presepi e che non avrebbero mai trovato nessuno che si sarebbe preso tale incarico. "

La sopracitata frase presenta assolutamente falsità in quanto è noto che nel 1979 Angelo Stefanucci presidente e fondatore dell'Associazione Italiana Amici del Presepio e il consiglio direttivo dell'Associazione (AIAP) avevano sfiduciato ed espulso dall'Associazione Italiana Amici Del Presepio il signor Andrea Fontana  per alcune questioni..( vedi foto tratta dalla rivista nazionale IL PRESEPIO edita dall'Associazione, qui sotto) 



Padre Lambertini, che per anni non voleva nemmeno sentire nominare Andrea Fontana per via di vari litigi con lui, organizzò il Congresso dell'Associazione Italiana Amici del Presepio a Faenza nel 1985, invitò il sottoscritto a dargli una mano ad organizzare il tutto e si guardò molto bene dall'invitare Andrea Fontana soprattutto per non fare un torto ad Angelo Stefanucci. Infatti fino a quando era in vita Angelo Stefanucci, Andrea Fontana non poté mai più essere riscritto nell'Associazione Italiana Amici Del Presepio. Solo dopo la scomparsa di Stefanucci, quindi molti anni oltre il 1985, Andrea Fontana ha potuto riscriversi all'Associazione.  Per tanto il giorno prima del Congresso di Faenza, Padre Lambertini, il sottoscritto e Angelo Stefanucci si trovavano a Faenza in riunione con gli organizzatori del presepio vivente di Brisighella, per proporre la loro manifestazione all'interno del Congresso, nel Teatro di San Francesco. E impossibile quindi quello che scrive Andrea Fontana, ovvero che Padre Lambertini e Stefanucci fossero andati a Predappio Alta nella Zolfatara.

Non solo ma come racconta P. Lambertini in una sua lettera, fu proprio P. Lambertini a raccomandare il suo giovane allievo Davide alla Pro Loco e a Don Libero, tutto l'esatto contrario di quanto afferma Fontana ed è dimostrato da questo frammento della lettera di Padre Lambertini indirizzata a Davide Santandrea:


Andrea Fontana riconoscerà sicuramente la scrittura di Padre Lambertini  che smentisce il fatto che ad essere raccomandato alla Pro Loco non fu il Fontana ma Santandrea. Lo scultore Gaetano Dalmonte era presente al Congresso e tenne anche una relazione sui presepi che furono realizzati da suo padre, Enrico Dalmonte. Ma guarda Caso, dimostrato anche dalle foto( disponibili nell'archivio presepistico e fotografico del sottoscritto), Gaetano Dalmonte sedeva affianco al sottoscritto e ad Angelo Stefanucci mentre in sala non era presente nessun Andrea Fontana. Per tanto non essendo stato invitato al congresso degli amici del presepio a Faenza da Padre Lambertini ( che ce l'aveva ancora a morte con Andrea Fontana e mi ripeteva sempre di prenderne le distanze) né tanto meno da Angelo Stefanucci che l'aveva espulso dall'Associazione, il signor Fontana non poteva essere presente né tanto meno essere presentato da Gaetano Dalmonte a Don Libero. Le bugie hanno le gambe corte e gli atti del congresso che possiedo nel mio archivio, assieme alle riviste nazionali del Presepio lo dimostrano bene in chiaro.


In realtà io ho conosciuto Don Libero, il presidente della Pro Loco e Costa Agostino proprio al Congresso in quanto premiato come il giovane presepista più attivo nell'Associazione Italiana Amici Del Presepio dal presidente Angelo Stefanucci. (Vedere altra foto tratta dalla rivista del presepio n,128 del 1986 qui sotto)



 A proporre la mia premiazione a Stefanucci fu proprio Padre Lambertini che voleva rimediare ai casini combinati da Andrea Fontana per i quali venne espulso dall'Associazione Amici Del Presepio. Stefanucci mi prese subito a ben volere come "allievo fidato di padre Lambertini" e mi ripeteva anche lui di prendere le distanze da Andrea Fontana che nell'Associazione Amici del Presepio aveva litigato con parecchie persone. Non solo ma nel momento della mia premiazione al congresso fui presentato da Stefanucci come il più giovane e talentuoso presepista dell'Associazione già attivo con una decina di presepi in Italia. E fu Stefanucci a presentarmi il famoso giornalista internazionale Paul Chaland proponendomi per l'allestimento del presepio nella piazza "Hotel de Ville" del Municipio di Parigi, dove poi fui premiato dal primo ministro francese Chirac.

Al congresso Don Libero, il presidente della pro Loco e Costa Agostino mi chiesero esplicitamente di allestire il presepio Della Zolfatara, ma io non potevo allestirlo in quanto mi ero già impegnato con il francese Paul Chaland per allestire un presepio nella piazza del municipio di Parigi. Solo allora, dopo il mio rifiuto, Don Libero e la Pro Loco si rivolsero ad Andrea Fontana, dietro però l'avviso di Padre Lambertini di "stare molto attenti" avendo fatto casini a lui e all'Associazione Amici del Presepio.

Altra bugia raccontata dal Fontana: (trasporto sempre testuali parole)

"...Invece nei mesi successivi il consiglio direttivo della Pro Loco accetta la lusinghiera offerta di un giovanissimo allievo di padre Lambertini, Davide Santandrea di Ravenna, che si è presentato alla Pro Loco e si è autoproposto al posto di Andrea Fontana per poco denaro, per cui la Pro Loco si rimangia gli accordi verbali fatti con Fontana e lo sostituisce con tale giovane. A tale proposito un commento sarebbe doveroso, ma sorvoliamo per pietà, poiché è risaputo che, prima o poi, i nodi vengono al pettine... "

(nota del sottoscritto: questa frase detta da Andrea Fontana sa tanto di minaccia...)

In realtà i fatti andarono molto diversamente: il sottoscritto NON SI E' MAI PRESENTATO alla pro Loco di Predappio per proporre il suo presepio, come se avessi voluto portare via il lavoro allo scultore Lughese, ma al contrario nel giugno 1987 è stata la pro loco nella persona del presidente Pino (Giuseppe) Nicolucci, a mandare una commissione del Presepio (formata da Agostino Costa, Don Libero, Giuseppe Argentino, Leonardo Bartoletti assieme a Padre Giovanni Lambertini) a Ravenna,  dove avevo il mio studio-laboratorio del presepio per chiedermi nuovamente se potevo allestire il mio presepio nella Zolfatara. 

Padre Lambertini mi invitò nuovamente ad accettare la proposta della Pro Loco. Mi raccontarono che di Andrea Fontana non erano stati contenti, che aveva un carattere intrattabile e polemico, che aveva litigato con molti nella Pro Loco  e che comunque volevano il mio presepio nelle grotte, essendo stato premiato da Stefanucci.

A dimostrare  che non sono stato io a "propormi per rubare il posto ad Andrea Fontana" ma la pro loco a venire da me ecco la lettera della Pro Loco  dove mi affidava l'allestimento, datata 31 Agosto 1987:

E a seguito la lettera di Don Libero Gardelli dove il 27 agosto 1987 mi invitava a Predappio per visionare le grotte assieme al Geologo Dott.Enzo Lucchi, ma solo dopo che il presidente Nicolucci il 31 Luglio mi aveva già assegnato l'allestimento. Non solo ma Don Libero mi propone anche la rappresentazione pasquale che però sarà realizzata solo nel 1995


Mi chiesero giustamente che prezzo avrei fatto. Io di certo non potevo sapere che prezzo aveva fatto Andrea Fontana in quanto non avevo visto nemmeno il suo presepio che aveva fatto l'anno prima a Natale, se non nelle foto che mi regalò in quel momento Don Libero per farmi vedere il presepio che Andrea Fontana aveva allestito e che non li aveva soddisfatti, e quindi feci un mio prezzo che a me stava bene, in quanto la mia intenzione era quella di proporre il mio presepio che mi era stato ordinato da San Diego in California è già profumatamente pagato dai californiani. 

Praticamente i soldi del presepio che esposi nel 1987 nella Zolfatara li avevo già presi dai Californiani e alla pro loco feci pagare solo il rimborso delle spese per l'allestimento in loco e il vitto e alloggio per il sottoscritto a Predappio Alta. L'esposizione del presepio alla zolfatara sarebbe stato per il mio presepio californiano un trampolino di lancio e per la pro loco qualcosa da presentare in via esclusiva. 

Esporre un presepio che l'anno successivo sarebbe stato esposto a San Diego non era una cosa da lasciar perdere, e tutta l'esclusiva pubblicità da parte dei quotidiani e il crescente afflusso di visitatori, ben 50 mila visitatori, fu legato proprio al fatto che le grotte della zolfatara si esponeva in assoluta anteprima un presepio acquistato dai Californiani e trasferito l'anno successivo a San Diego in California. 

 La prova della venuta della Pro Loco a Ravenna, la "commissione presepio" sono le fotografie scattate tra il sottoscritto, Don Libero, Agostino Costa e altri iscritti alla Pro Loco nel mio studio - laboratorio del presepio a Ravenna, disponibili nel mio archivio presepistico e fotografico se  Andrea  Fontana vuole venire a vederle. Tuttavia gli articoli giornalistici sul presepio destinato alla California li potete leggere qui https://presepi-e-arte-sacra-santandrea.webnode.it/rassegna-stampa-presepio-zolfatara/

Inoltre basta leggere gli articoli giornalistici riportati sopra, titoli tipo" L'America Corteggia Predappio Vuole Rapire il suo presepe ( Il giornale) " Un presepio da Esportazione" (Carlino) per capire l'assoluta verità dei fatti che è ben diversa dalla bugia raccontata da Andrea.

Andrea Fontana  giudica e critica tanto i miei ultimi allestimenti che "secondo lui" (solo secondo lui), avrebbero raggiunto solo poche migliaia di visitatori, infatti scrive (testuali parole): "....poi ancora Santandrea, ma anno dopo anno l'afflusso del pubblico si riduce drasticamente, fino alle ultime due edizioni, 2016 e 2017 in cui visitano le scene allestite nella zolfatara poche migliaia di persone...".

Che ne sa Andrea Fontana, lui che alla Zolfatara non ci andava più da anni? In realtà i visitatori dei miei presepi 2015-2016-2017 si aggiravano dalle 10 mila alle 7 mila visite. (Dati forniti dai giornali)  Normalissimo per un presepio che veniva allestito da tanti anni e anche dal momento che nella vicina Castelnuovo di Meldola c'era contemporaneamente il mio nuovo grande presepio poliscenico itinerante che era la novità esclusiva di quegli anni.

Infatti proprio per rivolvere questo problema che ho proposto alla pro Loco di Predappio alta di "gemellare" i due presepi Zolfatara e Castelnuovo essendo fatti dallo stesso autore, creando così il nuovo progetto della "STRADA DEI PRESEPI"

Visto che tanto critica il sottoscritto va ricordato che il suo presepio nel 1986 non superò le 12 mila visite (biglietti venduti) superato di gran lunga dal mio allestimento nel 1987 con 50 mila visitatori (Biglietti venduti). Mentre il presepio da lui allestito nel 2018 e 2019 non superò mai il numero dei visitatori dei mio presepio 2017 ( anche qui dati alla mano dei biglietti venduti), perché comunque gran parte dei visitatori della Zolfatara venivano al mio presepio itinerante a Castelnuovo, incuriositi dal luogo nuovo, dal castello e dalla pubblicità fatta. Chi ha perso i visitatori  dunque non sono i presepi di "Santandrea" ma i presepi di Fontana.

In realtà sia nel 1987 che nel 2021 Andrea Fontana ha perso il posto per allestire il suo presepio solo per colpa sua, per aver causato casini, litigi e polemiche con la Pro Loco come è solito fare ormai con tutti.

Per tanto ad allestire il presepio 2021 ritorna il sottoscritto, come da accordi con la Pro Loco. Per incentivare i visitatori a ritornare alla Zolfatara è stato progettato l'iniziativa della "STRADA DEI PRESEPI" un percorso ampiamente pubblicizzato che racchiude ben 4 località dove trovano allestiti i miei suggestivi presepi. (Predappio, Ca Baccagli, Castelnuovo e Teodorano.)

 Ammettiamolo Andrea Fontana dimostra in questo suo articolo di essere un "po' esaltato" quando scrive una "sfilza" di cose per cui il suo presepio poliscenico è il migliore di tutti gli altri presepi Romagnoli e detiene dei primati, alla faccia dell'umiltà e della modestia. Vediamo cosa scrive a conclusione del suo articolo riportando le sue testuali parole:

....Rispetto a tanti altri presepi allestiti dappertutto, l'eccezionale Presepio poliscenico meccanico di Andrea Fontana possiede sette diversi primati, che lo rendono unico al mondo:
1) il primato di esporre solo statue create interamente dall'autore nel corso di 42 anni, al contrario di tanti altri presepi in cui vengono mischiate statue di ogni genere e dubbia provenienza, talvolta incongruenti fra loro;
2) il primato di essere poliscenico meccanico fin dal 1986, ossia composto da almeno 7 scene, mai realizzato prima da nessun altro presepista;
3) il primato di avere le statue meccaniche più realistiche e realizzate dallo stesso autore, giudicate da esperti le più belle del panorama presepistico mondiale;
4) il primato di essere stato realizzato storicamente il più possibile simile agli ambienti palestinesi dell'epoca in cui è nato Gesù;
5) il primato di essere stato allestito in tante città diverse e visitato da un pubblico ogni anno sempre diverso e molto soddisfatto, che ha lasciato testimonianza nei molteplici Album dei visitatori, oggi conservati dall'autore;
6) il primato di essere stato visitato complessivamente in 42 anni da un pubblico (sempre diverso) che è stato stimato in circa un milione di visitatori;
7) il primato di avere la particolarità che l'autore appare in 4 scene con una statua diversa raffigurante il suo autoritratto all'età di 27-30 anni, che in genere i visitatori non conoscono, ma chi conosce Fontana riesce a riconoscerlo nelle vesti di uno dei personaggi, per cui si può dunque affermare che l'autore si è veramente fatto in quattro per il suo Presepio.
X) Si potrebbe aggiungere l'ottavo primato del presepio meccanico allestito su una superficie più grande al mondo, ma poichè si tratta di un allestimento provvisorio, non può dunque essere annoverato fra i primati, dato che per essere definitivo dovrebbe essere permanente, come un Museo; tuttavia fino a quando è allestito rappresenta l'ottavo primato.

E qui scusatemi sono scoppiato a ridere nel leggere ciò. Ma vediamo di rispondere una per una a queste sue affermazioni. Intanto come mi affermò il fratello di Andrea, ovvero Augusto Fontana, ma anche le cronache dei fatti reali, gran parte delle figure che Andrea monta nei suoi presepi non sono "solo opera dell'Andrea Fontana" ma anche del fratello Augusto che conosco molto bene (e siamo ottimi amici). 

Sulla rivista del Presepio n.93 del 1978 e n.97 del 1979, prima che Andrea fosse estromesso dall'Associazione Amici del Presepio, ci sono foto dei due gemelli all'opera assieme mentre costruiscono le statue del loro presepio ( che poi negli anni a venire se ne approprierà  e userà solo Andrea) e qui riportiamo le foto tratte dalla rivista.


Una domanda mi sorge lecita: come mai il fratello Augusto è stato estraniato del suo operato dall'Andrea quando si legge (testuali parole) "il primato di esporre solo statue create interamente dall'autore nel corso di 42 anni" ?

In realtà ad esempio tutti "alcuni dei mestieri nel paesaggio orientale" ma anche l'adorazione dei magi (quella che riporta i costumi ispirati al film Gesù di Nazareth di Zeffirelli, esposta nella Zolfatara nel 1986) sono presenti nei presepi allestiti dai due fratelli negli anni 70 e nel 1981 a Faenza, quindi non solo opera di Andrea  ma anche opera del Fratello Augusto, come riporta le foto della Rivista del presepio, ma questa cosa di appropriarsi di ogni merito escludendo il fratello davvero fa capire di che pasta è fatto Andrea. 

Ad esempio nemmeno la pro loco di Predappio sa che nel presepio che Andrea allestì nel 1986 nella Zolfatara la scena dei magi con le figure alte 90 cm e alcune delle figure animate nel grande paesaggio alte 30 cm erano opera in realtà di Andrea e Augusto Fontana e non solo dell'Andrea. Così raccontano le foto e i fatti storici degli anni 70 e 80. 

Si dice "dai a Cesare quel che di Cesare", ricordare anche il fratello Augusto che è "coautore" di diverse statue del presepio che Andrea espose ed espone nei suoi presepi credo sarebbe stata la cosa più giusta, onesta e doverosa da fare. Ma andiamo avanti...

Quando scrive: (Testuali parole) "il primato di essere poliscenico meccanico fin dal 1986, ossia composto da almeno 7 scene, mai realizzato prima da nessun altro presepista" Andrea DIMENTICA che DON GALILEO MACORI, padre del presepio meccanico in Romagna e maestro di Padre Lambertini (come egli ha ricordato più volte in diversi articoli), di cui conservo ed espongo due suoi presepi originali ed integri che acquistai a Guastalla nel 1989, inventò il presepio "poliscenico" già negli anni 40',50'e 60', ovvero il presepio diviso a più scene. Possibile che Andrea Fontana che si è sempre firmato come studioso del presepio abbia dimenticato del famoso presepio girevole di Don Macori a più scene che possiedo?

Non solo ma i presepi "POLISCENICI" li troviamo ovunque, io stesso ne allestisco uno a Castelnuovo e l'ho allestito per anni a Predappio nella Zolfatara ( essendo diviso in più scene), e in altre città, quindi di quale primato va vantandosi l'Andrea?

Quando scrive: "il primato di avere le statue meccaniche più realistiche e realizzate dallo stesso autore, giudicate da esperti le più belle del panorama presepistico mondiale" come nel commento sopra dimentica che molti " pezzi" del suo presepio sono anche opera del Fratello. e non esclusivi di Andrea.

Poi ricordo che la scena dell'adorazione dei Magi che Andrea montò nel 1986 a Predappio (ed espose anche a Cesena, Imola ecc), quella con i costumi del film di Zeffirelli, spacciata come sua opera esclusiva, è stata realizzata da lui e il fratello assieme , attraverso gli stampi fatti sugli originali creati da Enrico Dalmonte per i presepi di Don Galileo Macori (come lui stesso affermò in altri articoli e lettere che mi scrisse un tempo), stampi che Andrea dimentica che ho anch'io avendo acquistato i presepi di Don Macori e Dalmonte e avendo anche una lettera scritta a mano da Gaetano Dalmonte dove mi autorizza a fare gli stampi alle teste, mani e piedi fatte da suo Padre per uno dei presepi di Don Macori da me acquistati. Quindi  sarebbe stato almeno lecito giusto e doveroso ricordare che le statue dei suoi presepi  sono state realizzate assieme al fratello e per alcune di queste non si trattano di "esclusive opere" di Andrea ma di copie di opere realizzate da altri artisti (Vedi Dalmonte)

Quando scrive:  "il primato di essere stato realizzato storicamente il più possibile simile agli ambienti palestinesi dell'epoca in cui è nato Gesù" dimentica i tanti presepi orientali e storici allestiti dagli amici del presepio in Italia. 

Ma se intende dire "storico" perché ispirato al film di Zeffirelli ricordo che in Italia sono molti gli artisti e amici del presepio che s'ispirano al Gesù di Nazareth di Zeffirelli per fare il loro presepio, io stesso sono tra questi con il mio presepio ispirato al film realizzato diversi anni fa. Ispirarsi a qualcosa non vuol dire detenere un primato su nulla. E' semplicemente quello che fanno molti altri artisti.

Quando scrive: " il primato di essere stato allestito in tante città diverse e visitato da un pubblico ogni anno sempre diverso e molto soddisfatto, che ha lasciato testimonianza nei molteplici Album dei visitatori, oggi conservati dall'autore" davvero mi scappa da ridere. Anche qui l'Andrea dimentica l' attività presepistica di tanti altri artisti italiani, nell'allestire presepi in diverse città sia in Italia che all'estero. E per ultimo dimentica anche la mia attività presepistica in Italia e all'estero. 

 Solo per aver esposto il suo presepio in alcune città non gli fa detenere nessun primato, lo fanno in tanti. Io ho venduto e allestito i miei presepi in tantissime città, molte più delle esposizioni dell'Andrea e non mi vanto di aver nessun primato in alcun modo. 

Non solo ma il mio presepio si trova in esposizioni permanenti all'estero e precisamente a San Diego negli Usa ( per cui fui premiato personalmente dal presidente americano di allora Bill Clinton), a Tokyo, a Sidney in Australia, a Lourdes in Francia, a Losanna in Svizzera, a Santiago in Cile, a Lussemburgo, a Vienna in Austria, ovviamente tutti presepi permanenti che posso comprovare al signor Andrea in ogni momento con foto e articoli alla mano, riconoscimenti, premi ecc.. 

Dimentica che sono stato premiato dal primo ministro francese Chirac per il mio allestimento presepistico in piazza "Hotel de Ville" a Parigi nel 1986 organizzato dal giornalista Paul Chaland. Dimentica altri riconoscimenti e premi che ho ricevuto per i miei allestimenti di cui non sto ora a fare la "lista della spesa" perché non mi ritengo un megalomane né di pretendere di avere alcun primato.

Quando Andrea scrive, vantandosi: "il primato di essere stato visitato complessivamente in 42 anni da un pubblico (sempre diverso) che è stato stimato in circa un milione di visitatori" Se dovessi fare il paragone, solo il mio presepio californiano allestito permanente a San Diego basterebbe a battere il suo " milione" di visitatori. 

Se poi contiamo anche con i visitatori dei presepi che ho allestito a Tokyo, Sidney, Parigi ecc... che cifra enorme farei di visitatori? Poi se sommo anche tutti i visitatori che ho avuto in tutti i presepi che ho allestito in Italia.... Beh dai lasciamo perdere. Anche questa sua dichiarazione di primato lascia il tempo che trova...e sconfina ampiamente nella megalomania e mancanza di umiltà che un costruttore di presepi dovrebbe avere.

Quando Andrea scrive: il primato di avere la particolarità che l'autore appare in 4 scene con una statua diversa raffigurante il suo autoritratto all'età di 27-30 anni, che in genere i visitatori non conoscono, ma chi conosce Fontana riesce a riconoscerlo nelle vesti di uno dei personaggi, per cui si può dunque affermare che l'autore si è veramente fatto in quattro per il suo Presepio".  

Ecco in questo devo dargli ragione: solo Andrea poteva detenere questo primato, ovvero essere talmente megalomane a tal punto di riprodursi e mettersi fra i personaggi del presepio per farsi notare. Su questo devo dargli atto. Alla faccia della modestia e umiltà che si dovrebbe ad ogni presepista!

Infine quando Andrea scrive: "Si potrebbe aggiungere l'ottavo primato del presepio meccanico allestito su una superficie più grande al mondo, ma poichè si tratta di un allestimento provvisorio, non può dunque essere annoverato fra i primati, dato che per essere definitivo dovrebbe essere permanente, come un Museo; tuttavia fino a quando è allestito rappresenta l'ottavo primato." Qui Andrea Fontana dimentica che P. Giovanni Lambertini e la Famiglia Gualtieri e poi io, come lui deteniamo lo stesso primato visto che i presepi di questi artisti allestiti nella Zolfatara, a confronto, erano ancora più grandi dei suoi, ( fatti, documenti e foto alla mano) riempiti come Andrea non ha mai fatto, lasciando egli le scene mezze scarne e vuote che portò lamentele persino dalla locale Pro Loco che organizza il presepio. 

Non solo ma Andrea dimentica il mio presepio californiano allestito ora in un percorso di 700 metri di lunghezza ( e non quadrati), dove sono state riprodotte dagli americani " le grotte della zolfatara" essendo piaciute, per poter dare al mio allestimento presepistico la sua sede naturale, con l'unica americanata che il presepio californiano si visita per un tratto in barca e per l'altro tratto su dei "carrelli" come quelli che si usavano un tempo in miniera, dove ogni tre anni aggiungo nuove scene permanenti ( come da contratto con gli organizzatori dell'allestimento)e dove vi lavorano stabilmente 15 persone per mantenerlo in funzione,  supera di gran lunga la dimensione delle grotte della zolfatara e del presepio di Andrea, meritandosi il titolo conferito dal presidente  Bill Clinton come il presepio più grande d' America. 

Nota bene Andrea Fontana: non sono io a dare il titolo al presepio, sono stati altri. E preciso: sono gli altri a dover dare qualche merito, non si da meriti da soli. E anche qui sono pronto a dimostrare con foto, articoli, mappe e le interviste a Bill Clinton dove commentava il mio presepio. Lo stesso Padre Lambertini, che mi pregò di allestire nel presepio Californiano una riproduzione (fatta da me) della sua scena dei Magi, tale e quale quella che aveva allestito nel 1985 a San Francesco di Faenza, per ricordarlo giustamente come il "Maestro del Davide Santandrea", ha potuto visitare il mio presepio californiano grazie al biglietto d'aereo che gli fu dato in omaggio e si è complimentato con me e con tutto lo staff ( 15 persone che vi lavorano permanentemente per mantenere il presepio permanente funzionante e sicuro) per il lavoro fatto ed è stato entusiasta del mio lavoro parlandone e citandomi in diverse sue interviste come "il suo allievo che era giunto a fare il presepio in America".

"Padre Lambertini, come Andrea sa bene, mi ha sempre visto come il suo allievo fidato e il suo erede, colui che avrebbe portato "gli insegnamenti di Padre Lambertini" oltre oceano.

Concludendo se volessi avrei tutte le prove alla mano per affossare tutte le dichiarazioni che Andrea Fontana ha fatto, soprattutto quelle fatte su di me. Ma come ho sempre detto sono i fatti quello che contano e non le parole. 

Il presepio della Zolfatara fatto da Andrea nel 1986 e nel 2018 e 2019 si presenta come un allestimento scarno, mezzo vuoto rispetto agli allestimenti fatti dalla famiglia Gualtieri, da P. Lambertini e dal sottoscritto. Di questo la pro loco predappiese si è lamentata.  Inoltre figure piccole che si perdevano nella vastità delle grotte, quindi difficili da vedersi. Per questo la pro loco ha sempre ripetutamente chiesto ai vari artisti di usare statue grandi alte un metro, affinché il pubblico le potesse vedere bene.

Moltissimi visitatori si sono lamentati del presepio degli ultimi due anni. Se davvero Andrea Fontana avesse allestito un opera "eccelsa" di sicuro la Pro Loco avrebbe mantenuto lui ad allestire il presepio e non avrebbe richiamato il sottoscritto a sostituirlo nuovamente, soprattutto come uno dei continuatori dell'arte di Padre Lambertini. 

Facile scaricare sempre la colpa agli altri, ma i fatti dimostrano che questa è la realtà. Inoltre le continue polemiche con la Pro Loco, i litigi e anche le critiche nel suo articolo hanno fatto sì che anche il "rapporto umano", cioè l'amicizia s'interrompesse. Il presepio si fa con lo spirito di umiltà, devozione e modestia, ascoltando anche i consigli dei più "semplici", imparando non a giudicare ma ad apprezzare ciò che viene detto e consigliato.  

Malgrado questo io fino ad oggi non ho mai criticato il suo lavoro e operato. Ma dal momento che Andrea Fontana mi prende di mira e ripetutamente, mi accusa anche pubblicamente su Facebook,  inventando molte falsità sul mio conto, allora trovo giusto difendermi, come è lecito e doveroso,  con fatti e prove alla mano, tirando fuori quelli che sono i veri fatti. Per mia natura io vivo e lascio vivere a meno che non mi si pestano i piedi. Allora trovo giusto difendermi ed è quello che ho fatto nei confronti di Andrea Fontana.

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